Son sessant'anni, o vecchio, che tu servi

Soffoco, moro tutta chiusa

O pastroelle addio

Colpito qui m'avete... Un di all'azzurro spazio

Per l'ex inferno

Temere? Perché? Perché temer dovró?

Credo a una possanza arcana

Calligrafia invero femminil!

La donna que chi mi hai chiesto di cercare

Ecco l' altare... Ancor nessuno

Eravate possente, io invece minacciata

Ora soave, sublime ora d' amore

Maddalena di Coigny

Carlo, il - somme Imperatore

Io I'ho perduta!

Il duolo della terra...É lui!... desso... L' Infante!

Dio, che nell' alma infondere

Sotto ai folti, immensi abeti

Nei giardin del bello Saracin

La Regina!

Che mai si fa nel suol francese

Carlo, ch'é sol il nostro amore

Io vengo a domandar grazia

Il Re!... Perché sola é la Regina?

Non pianger, mia compagna

Restate!... Presso alla mia persona

O Signor, di Fiandra arrivo

Quest'é la pace che voi date al mundo?

Introduction

A mezzanotte, ai giardin della Regina

V'é ignoto forse, ignoto ancora

Ai mio furor sfuggite invano

Ed io, che tremava al suo aspetto!

Carlo, se mai su te fogli importanti serbi

Spuntato ecco il di d'esultanza

Schiusa or sia la porta del tiempo!

Nel posar sul mio capo la corona

Qui Carlo! O ciel!

Or co'dati, ma fra poco

In braccio al mio rival

Giorni poveri vivea

Quale d'ami fragor poc'anzi intesi

Ah, si, ben mio, coll'essere

Di quella pira l'orrendo foco

Siam giunti... Vanne, lasciami

Miserere d'un'alma giá vicina

Udiste? Come albeggi

Mira, di acerbe lagrime